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Bacheca doc n° 16 del: 30/12/2011
  Lettera alle Famiglie
 
  A Voi Carissimi, chiedo un poco del vostro tempo prezioso per leggere questo breve scritto, con la speranza di non invadere la vostra serenità familiare.
 
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Contenuto Completo:

 A Voi Carissimi, chiedo un poco del vostro  tempo prezioso per leggere questo breve scritto, con la speranza di non invadere la vostra serenità familiare.

Donare gli organi” è un argomento del quale non si parla facilmente, forse perché si associa indissolubilmente ad un “qualcosa” di triste che la nostra società fugge, o forse perché tutti ne abbiamo paura e di conseguenza tentiamo di sfuggirle. Ma sappiamo bene, che la vita non è nostra, ci è stata “Donata”.

Ma la “fine della nostra esistenza” c’è, esiste ed è inevitabile e se non abbiamo una qualche Fede religiosa, per cui la si crede “l’inizio di una fine”,  è la fine di tutto, il nulla.

 Ecco, però, che a volte entra in gioco la “donazione degli organi”, l’unico modo che l’uomo ha per trovare, lì dove ci sono le condizioni, una RAGIONE DI VITA  in quella che è la morte del corpo.

E’ questo, infatti, che si fa donando gli organi: si dona la possibilità di vivere a persone ammalate, che forse hanno i giorni contati, che aspettano, che sperano!

Così facendo si compie un SUBLIME GESTO D’AMORE, che racchiude in sé tutta l’umanità di cui l’essere umano è capace.

 Certo, pensare alla perdita dei propri cari o di se stessi con serenità non è facile e quando accade, molto spesso si dice: “poi ci penserò”, dimenticando che quel “poi” per un dolore che potrebbe annientarci, ci renderà difficile pensare agli altri, per fare in modo di sovvertire quel dolore misto a rabbia in “AMORE”  e di conseguenza acconsentire in tempo alla donazione.

 Così, per rendere l’argomento un po’ più illuminato alle nostre coscienze e per avvicinarlo maggiormente ai ragazzi, che tante volte si dimostrano più sensibili e solidali di noi adulti, voglio darVi come omaggio l’allegato opuscolo “Vichi e il Pellicano” e “La Storia di un corallo” che ci potranno aiutare a  capire  come dietro ad ogni morte c’è un essere vivente meraviglioso ed unico, speciale ed irripetibile.

 Ciò che spero, è che attraverso la loro lettura si possa  maggiormente comprendere che “Donare gli Organi” non significa “cancellare la morte o il proprio dolore” ma semplicemente “continuare a credere nell’amore e nella vita”.

 Un affettuoso abbraccio di cuore a voi tutti.

  Sebastiano Senese 

(Per qualsiasi informazione o per compilare,

 eventualmente, la dichiarazione di volontà,

 potrete tranquillamente contattarmi.)

 
 
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